Imma Battaglia, storica portavoce dell’associazionismo Lgbtq+ della Capitale, si candida alle primarie del centrosinistra a Roma con la colazione civica di Liberare Roma. Sfiderà Roberto Gualtieri e gli altri candidati ai gazebi in presenza e online il prossimo 20 giugno, con un programma che parla di rigenerazione urbana, smart city, decentramento amministrativo, diritti civili e una città più accogliente ed equa.
Battaglia è stata ospite negli studi romani di Fanpage.it dove ha presentato le ragioni della sua candidatura: "Perché amo profondamente questa città, sono nata a Portici ma sono arrivata a Roma nel 1985, sono romana da oltre trent’anni. – prosegue – E mi fa male vedere la città triste, brutta, depressa. È come se fosse una mia fidanzata con un male incurabile e io non fossi in grado di aiutarla… ma nella vita un po’ la sindrome della crocerossina ce l’ho e non potevo non metterci la faccia. Vorrei lanciare questo messaggio ‘Roma si salva se l’amiamo tutte e tutti’, non esiste un supereroe o una supereroina che da solo o da sola salva la città".
Durissimo il giudizio sull’azione di Raggi in tema di diritti civili: "Con Ignazio Marino abbiamo istituito il registro delle unioni civili, riconosciuto i matrimoni fatti all’estero tra persone omosessuali, oltre a tante iniziative simboliche ma dal portato politico importante. Virginia Raggi? Non pervenuta, mi dispiace".
E per quanto riguarda il Ddl Zan, tanta è la paura che si areni nel dibattito parlamentare, con responsabilità che secondo Battaglia non sono solo della destra: "Una domanda a cui è molto complicato per me rispondere senza far notare che oggi al Governo ci sono PD, M5S e Lega. Come tutti sanno sono state rifatte le commissioni e nella trattativa interna alla maggioranza, qualcuno ha deciso che alla Lega andasse la commissione giustizia. Ma non lo sapevano che da lì sarebbe passato il Ddl Zan?"
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