Roma, 6 dic. (askanews) – L’Italia è in grado di vincere la sfida del recovery plan grazie a un salto di qualità nella cultura di fare impresa, imparando dalle aziende premiate alla Luiss nella seconda edizione nazionale di Industria Felix: 160 società, piccole e grandi e di diversi settori, performanti a livello gestionale, affidabili finanziariamente e sostenibili che hanno saputo anticipare e cavalcare il cambiamento imposto dal Covid, investendo di più su giovani, ricerca e sviluppo ed eccellenze locali da esportare sui mercati esteri. A parlarne è Roberto Tentori, presidente di Grant Thornton Consultants.
"In questo periodo molto particolare e travagliato del Paese – dice – dare un premio alle aziende cha hanno dimostrato di poter crescere in questo momento è importantissimo. Più noi saremo avanti nella lotta a questa brutta situazione del virus e più l’Italia potrà risorgere, con una forza rinnovata. Ci sono molti miliardi che arriveranno per il Pnrr e se saranno utilizzati bene, e credo che con questo Governo la probabilità che siano utilizzati bene è molto alta, avremo un bel successo. Saremo più moderni, più digitalizzati e forse con un aspetto green molto più sensibile". Alessandro Dragonetti, managing partner e head of tax di Bernoni Grant Thornton, ha poi sottolineato che gli incentivi europei saranno tanto più efficaci quanto più le imprese saranno in grado di crescere e internazionalizzarsi. "Industria Felix rappresenta un premio molto importate per l’imprenditoria italiana – ha affermato – soprattutto oggi, laddove siamo alle porte di un’auspicabile ripresa dell’economia e del tessuto imprenditoriale. In particolar modo sarà molto importante l’elemento di contributi, sovvenzioni e incentivi che a livello comunitario e nazionale saranno contemplati. Chiaramente avendo anche una logica di efficientamento, cioè comprendere quando ha senso andare sull’incentivo nazionale e quando invece ha senso andare su quello comunitario".
Michelle Montemurro, direttore del trimestrale Industria Felix Magazine, ha infine ricordato che il supplemento del Sole 24 Ore ha realizzato una delle più grandi inchieste giornalistiche sui bilanci delle società di capitali. "Ma non solo – ha dichiarato – non ci siamo limitati solo a sviluppare un’inchiesta giornalistica, ma abbiamo voluto anche riflettere sulle parole di un capitano d’industria come Giorgio Squinzi: se solo noi italiani imparassimo ad essere più squadra non dovremmo temere nessuno".