I capigruppo dei partiti di maggioranza si sono riuniti a palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni per fare il punto sulla manovra, nel giorno della presentazione degli emendamenti dei partiti al testo. Al centro del dibattito politico c’è ancora la scelta di eliminare le multe per i commercianti che non accettano pagamenti con il Pos, sotto il limite di sessanta euro. Nonostante le polemiche, la maggioranza per ora tiene il punto, in attesa del giudizio dell’Europa sulla misura, che potrebbe entrare in contrasto con gli obiettivi del Pnrr. "L’idea è mantenere la libertà per gli esercenti di non accettare i pagamenti con il Pos sotto una certa soglia, che rimane quella dei 60 euro", dice il capogruppo della Lega alla Camera Molinari. Ma aggiunge: "Il limite non è un dogma, ci sarà una contrattazione con l’Europa e vedremo se ci chiederanno da abbassarlo, per ora rimane così". Sia Molinari che il suo omologo al Senato Romeo respingono le critiche di chi, come Bankitalia, ha reputato questa misura e quella sull’innalzamento del tetto al contante, come un favore agli evasori, arrivando anche a mettere in discussione la bontà delle ricerche prodotte dall’istituto centrale sul tema. E a chi chiede se non sia più equo agire sul costo delle commissioni per i pagamenti elettronici, i capogruppo di Fdi alla Camera Foti e quella di Forza Italia al Senato Ronzulli lanciano una proposta, che sarebbe stata discussa durante il vertice con Meloni: un contributo di solidarietà richiesto alle banche, per alimentare un fondo con l’obiettivo di abbassare il costo dei balzelli sulle transazioni elettroniche.
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