Pnrr, Iacovone “Sia strumento permanente per politica infrastrutturale”

di solobuonumore

Pnrr, Iacovone “Sia strumento permanente per politica infrastrutturale”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Pnrr è un’opportunità epocale per l’Italia. Ma l’approccio non può essere di breve o medio termine. Il Pnrr deve diventare uno strumento permanente per la politica infrastrutturale del Paese, per permettere alle imprese di investire sempre più per la transizione ecologica, il climate change e per innovare ed efficientare i processi produttivi. Solo così possiamo accrescere la competitività delle imprese del settore”. Così Donato Iacovone, presidente di Webuild, intervenuto al webinar organizzato da Ruling Companies per stimolare un confronto su stato d’attuazione, opportunità e criticità, degli interventi previsti dal Pnrr in Italia.
In merito al recente via libera della Commissione Europea alla seconda rata di finanziamenti per l’Italia da 21 miliardi nel quadro del Recovery Fund, Iacovone ha poi aggiunto: “L’esecutivo europeo ha certificato che il nostro Paese ha raggiunto i 45 obiettivi previsti nel Pnrr per il primo semestre 2022. Dobbiamo cavalcare questo momento positivo di fiducia e procedere con le riforme previste. A oggi il Pnrr ha stanziato 30 miliardi per le infrastrutture, di cui 16 miliardi già assegnati. Restano 14 miliardi da assegnare che, insieme ad altri 9 miliardi a disposizione del Mims, totalizzano circa 24 miliardi di investimenti per le infrastrutture. Di questi, a oggi sono andati in gara meno di 4 miliardi: come Paese siamo in forte ritardo e serve accelerare i processi, affinchè le infrastrutture programmate possano essere effettivamente realizzate nei tempi previsti”. L’Italia si conferma un Paese strategico per Webuild. In Italia, il Gruppo ha in corso 27 progetti, su cui è stata coinvolto un sistema di filiera di 8.000 imprese. Dei progetti in corso in Italia, 10 sono finanziati dal Pnrr. Rientrano nel Pnrr, progetti di rilievo come le tratte in esecuzione per la realizzazione dell’Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari, ma anche il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Webuild-
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