Più soldi ai ministri, meno al ceto medio: su Atreju piombano i nodi della manovra

di solobuonumore

Più soldi ai ministri, meno al ceto medio: su Atreju piombano i nodi della manovra

I riflessi della discussione sulla manovra entrata nelle fasi decisive alla Camera arrivano anche alla festa di Atreju. All’indomani della chiusura della seconda tranche del concordato, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ufficializza che le risorse ottenute non basteranno per tagliare l’aliquota Irpef del ceto medio e pur negando che la misura si sia rivelata un flop ("è servita a far emergere l’evasione") dà appuntamento al prossimo anno per un eventuale sforbiciata alle tasse. Intanto fa discutere l’emendamento presentato dalla maggioranza alla legge di bilancio per aumentare lo stipendio di ministri e sottosegretari non eletti in parlamento, parificando gli introiti a quelli (più alti) di deputati e senatori Pur con qualche imbarazzo, i vertici di Fratelli d’Italia difendono il provvedimento, anche se il ministro della Difesa Crosetto (uno dei possibili beneficiari della norma) dice: "Per me dovrebbero essere i parlamentari ad adeguarsi ai ministri"

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