Dopo la mezzanotte le nostre scelte sono più rischiose, tendiamo a mangiare più schifezze e ad abusare di sostanze.
Questa è la mind After midnight, una condizione ipotizzata dagli scienziati del Massachusetts General Hospital, secondo cui, scattata l’ora di cenerentola, abbiamo più probabilità di vedere il mondo in modo negativo, e fare scelte azzardate.
Il motivo? I cambiamenti neurofisiologici che avvengono nel nostro cervello.
Il nostro organismo è influenzato dai ritmi circadiani, cioè nell’arco delle 24 ore i nostri processi fisiologici sono regolati in base all’orario della giornata: per farla semplice, siamo fatti in modo di essere attivi di giorno, con la luce, e a riposo di notte, col buio.
Nel corso delle 24 ore cambia anche il modo in cui elaboriamo e rispondiamo agli stimoli esterni.
Di giorno, quando siamo sintonizzati sulla veglia, tendiamo a vedere le informazioni che riceviamo sotto una luce positiva: e questo si chiama affetto positivo.
Di notte, quando siamo sintonizzati sul sonno, tendiamo a vedere le informazioni sotto una luce negativa: e questo si chiama affetto negativo.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere l’effetto della dopamina, neurotrasmettitore che regola i meccanismi di ricompensa e piacere e controlla umore e motivazione, che, spiegano gli esperti, di notte aumenta nel nostro cervello: l’ipotesi è che questo incremento influenzi l’impulsività e i pensieri deliranti.
La Mind After Mindnight ipotizzata dagli scienziati necessita di ulteriori approfondimenti che saranno utili a comprendere meglio eventuali strategie d’aiuto per le persone che devono restare sveglie di notte per lavoro, ma anche per ridurre la criminalità e i disturbi legati all’uso di sostanze.