"Per motivi di Giustizia", di Marco Omizzolo – sociologo, ricercatore Eurispes, presidente della cooperativa "In Migrazione" e di "Tempi Moderni", si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle #migrazioni e sulla criminalità organizzata. Il suo ultimo libro è un viaggio tra le storie dei #braccianti che si ribellano alla #schiavitù delle agromafie e del caporalato, espressione di un’Italia che non si arrende, nonostante il razzismo, il lavoro forzato, le mafie e i Decreti sicurezza. Storie come quella di Balbir Singh, che lavora per sei anni in un’azienda agricola dell’Agro Pontino alle dipendenze di un "padrone" italiano che lo considera un animale senza diritti. Eppure Balbir si ribella, lo denuncia e si costituisce parte civile nel relativo processo, nonostante sappia di aver infastidito la ‘ndrangheta. Seguono le vicende di molti altri braccianti, uomini e donne, migranti e italiani, ribelli per scelta alla schiavitù dei padroni e dei padrini delle agromafie. Storie di gente come noi, anzi, meglio.