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Pensione anticipata: ecco come ottenerla

Le opzioni possibili per lasciare il lavoro prima dei 67 anni

In attesa di una riforma pensionistica strutturale, per chi vuole andare in pensione prima dei 67 anni ci sono diverse opzioni, ecco quali: L’uscita principale stabilita dalla riforma Fornero è la pensione di vecchiaia: fino al 2022 richiede 67 anni di età e 20 di contributi. La riforma Fornero aveva introdotto anche una pensione di anzianità contributiva «anticipata», poi abrogata, che riduceva l’assegno ai lavoratori con meno di 62 anni di età. La penalizzazione è stata abrogata e i requisiti contributivi congelati fino al 2026. Il requisito contributivo è pari a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini senza differenza tra dipendenti pubblici, privati o autonomi. C’è una finestra a 3 mesi dalla maturazione del requisito contributivo, raggiunto anche sommando i contributi di tutte le gestioni Inps e delle casse professionali. Per i soli lavoratori con contributi Inps post 1995, è attiva una pensione che arriva a 64 anni di età, con 20 anni di contributi e un valore soglia pensionistico a oggi pari a circa 1290 euro lordi mensili. Dal 2019 al 2021 è stata introdotta sperimentalmente la pensione con "Quota 100": richiedeva entro il 2021 un’età di 62 anni e una contribuzione di 38 anni (sommando le Gestioni Inps, ma non le casse professionali). La finestra per i lavoratori privati, dipendenti o autonomi, è pari a 3 mesi, 6 per il solo pubblico impiego. Non è prevista penalizzazione, ma un divieto di cumulo reddituale fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia (salvo i 5.000 euro lordi annui del lavoro autonomo occasionale). C’è la pensione per "precoci": a prescindere dall’età, per chi ha lavorato prima dei 19 anni per almeno 12 mesi effettivi anche non continuativi. Il requisito contributivo è di 41 anni, congelato fino al 2026 e prevede una finestra pari a 3 mesi. Anche in questo caso è prevista l’incumulabilità dei redditi. Necessita una certificazione Inps da richiedere entro il 30 novembre di ciascun anno. La legge di Bilancio 2021 ha esteso inoltre l’Opzione Donna: 58 anni di età (un anno in più per le autonome) e 35 anni di contributi effettivi entro il 21/12/2020. Le finestre di attesa sono di un anno per le dipendenti, più 6 mesi per le lavoratrici autonome. L’isopensione è un prepensionamento attivabile da aziende con più di 15 lavoratori, che si fa carico dei costi. La durata massima dell’esodo è di 7 anni, fino alla decorrenza della pensione di vecchiaia o anticipata nel caso di esodi collocati entro il 30 novembre 2023. Dal 2024 sarà di 4 anni. L’assegno ha valore pari alla pensione maturata al momento dell’uscita, con contribuzione calcolata sulla media degli stipendi degli ultimi 48 mesi. L’isopensione è cumulabile con qualsiasi reddito di lavoro dipendente e autonomo. ( Ansa – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/economia/pensione-anticipata-ecco-come-ottenerla/625533aa-c909-11eb-84dd-759b0ada817b

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