Pence dice no, democratici accelerano per l’impeachment di Trump

di Redazione

Pence dice no, democratici accelerano per l’impeachment di Trump

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Washington, 13 gen. (askanews) – La Camera dei Rappresentanti Usa ha votato nella notte a favore di una risoluzione per chiedere la rimozione di Donald Trump dalla presidenza Usa attraverso l’applicazione del XXV Emendamento.
Ma il vicepresidente Mike Pence ha chiarito che non ha intenzione di applicare questo potere che gli dà la Costituzione
La strada per tentare di far saltare quindi Trump a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato passa quindi attraverso una procedura d’impeachment. Una procedura al via con ogni probabilità con un voto già oggi, ma dai tempi ed esito tutt’altro che certi.
I democratici hanno presentato un articolo di impeachment motivato con l’accusa a Trump di aver incitato l’insurrezione al Campidoglio, lanciando false accuse in merito all’esito dell’elezione presidenziale di Joe Biden.
La speaker della Camera Nancy Pelosi, ha annunciato i nomi dei parlamentari che serviranno come manager dell’impeachment, rappresentando l’accusa di fronte al Senato, dove si svolgerà il processo di destituzione.
"Le azioni del presidente dimostrano la sua incapacità assoluta di compiere i doveri più elementari nelle sue funzioni, per questo deve essere sollevato dalle sue funzioni – ha dichiarato Pelosi – E’ una decisione che prendiamo con la più grande solennità. La revoca del presidente è una azione senza precedenti, ma è necessaria perché si tratta di un momento senza precedenti nella storia in ragione del pericolo che rappresenta"
Pelosi ha nominato i 9 manager per l’impeachment di Donald Trump.
"Sappiamo che questo presidente non è all’altezza dei doveri minimi del suo ufficio, ecco perché lo stiamo facendo, per proteggere il pubblico", ha dichiarato il dem John Raskin, uno dei nove manager per l’impeachment.
"Il ruolo del presidente in questa insurrezione è innegabile", ha dichiarato il repubblicano John Katko. "Permettere al presidente degli Stati Uniti di incitare a questi attacchi senza conseguenze è una minaccia diretta al futuro della democrazia. Per questo voterò per l’impeachment", ha concluso il parlamentare, uno dei nove manager per l’impeachment.

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