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Roma, 12 gen. (askanews) – "Anzitutto queste risse sono in tutte le città italiane. Io vivo normalmente a Piacenza, tanto più quest’anno che sono costretto a stare in questa mia piccola città. Anche a Piacenza ci sono state queste risse negli ultimi due anni. È una generazione annoiata, e annoiata di stare sempre davanti ai videogiochi, quindi ogni tanto passano dal videogioco alla realtà, ma poi lì ci si fa del male. Quello che manca cos’è? Lo ho anche segnalato al ministero: nell’educazione civica andava inserita la buona gestione dei conflitti": così il noto pedagogista e scrittore Daniele Novara – in un’intervista via Zoom con askanews – commenta gli episodi di risse tra giovanissimi avvenuti di recente in provincia di Varese, ma anche a Roma.
"Bisogna imparare a stare con gli altri anche quando ci sono delle contrarietà. La rissa ci riporta indietro nei secoli della storia, viceversa la buona gestione dei conflitti ci permette di andare avanti. Non solo. È la democrazia stessa la metafora perfetta della buona gestione dei conflitti dove i contrasti vengono ritualizzati in maniera simbolica e resi una composizione con vari sistemi, come la votazione. Questo va posto come prioritario nell’ambito scolastico: si va a scuola per imparare a vivere non solo per acquisire nozioni più o meno utili. Imparare a vivere e anzitutto imparare a stare nelle condizioni di frustrazione", ha aggiunto il fondatore del Cpp (Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti) e autore del libro "I bambini sono sempre gli ultimi. Come le istituzioni si stanno dimenticando del nostro futuro" (edizioni Bur Rizzoli 2020) e di altri bestseller come "Litigare fa bene" (Bur Rizzoli 2013).
Servizio di Stefania Cuccato
Montaggio a cura di Carla Brandolini