Patrick Zaki al Corriere: «Finalmente torno a camminare in libertà. Il no al volo di Stato? L’ho…

di solobuonumore

Patrick Zaki al Corriere: «Finalmente torno a camminare in libertà. Il no al volo di Stato? L’ho…

In Sala Albertini Zaki ha dialogato con i giornalisti del Corriere e ha raccontato come ha trascorso i primi giorni da uomo libero: «Le persone da quando sono rientrato in Italia sono state davvero generose con me»

«Sono molto felice di essere qui a Milano con voi». Mercoledì 26 luglio Patrick Zaki è stato in visita alla sede del Corriere della Sera, in via Solferino 28. L’attivista, arrivato in Italia domenica scorsa dopo la riacquistata libertà, ha incontrato il direttore Luciano Fontana, la vicedirettrice vicario Barbara Stefanelli con gli altri vicedirettori e la redazione del giornale.
In Sala Albertini Zaki ha dialogato con i giornalisti del Corriere e ha raccontato come ha trascorso i primi giorni da uomo libero: «Le persone da quando sono rientrato in Italia sono state davvero generose con me: tutti mi sorridono e mi salutano, mi augurano buona giornata. Mi sento bene — ha detto il ricercatore egiziano —. Mi sento parte della comunità italiana e bolognese, sono così felice di essere tornato e non vedo l’ora di iniziare a usare la mia esperienza nei diritti umani anche qui». Sul futuro, un doppio binario da seguire: «Farò richiesta per il dottorato in Italia: c’è molta competizione, spero di riuscire a farcela. E allo stesso tempo voglio impiegare il mio tempo per tornare a scrivere articoli sul tema dei diritti umani. Ho voglia di iniziare la mia carriera dopo aver finalmente ricevuto la laurea».
E la politica? Zaki non esita a rispondere con fermezza: «Per il momento mi considero un attivista per i diritti umani, indipendente. È la mia scelta, ora. Se poi fra qualche anno ci sarà la possibilità di occuparmi di politica per difendere i diritti umani, allora potrebbe essere una strada, ma non adesso». Ha raccontato anche che la cosa che più gli è mancata durante i mesi in carcere è stata la sensazione di poter camminare liberamente per le strade: «Sapere che la porta è chiusa è molto difficile. Dopo essere stato rilasciato, mi ci è voluto tempo per tornare a uscire serenamente. Ma adesso a qualsiasi ora, di giorno o di notte, esco e vado a camminare per strada per riappropriarmi della sensazione di libertà». E ora si guarda al futuro: domenica a Bologna ci sarà una festa per lui: «Sono emozionato all’idea che ci saranno così tante persone in Piazza Maggiore. È un modo per iniziare a ringraziare del sostegno che mi è stato dato mentre ero in carcere». ( Alice Scaglioni / Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/politica/patrick-zaki-corriere-camminare-liberta-no-volo-stato-essere-indipendente/caee8580-2be3-11ee-be5d-f6dabb22dd0d

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