Ho incontrato il partigiano Giordano Bruschi a casa sua, a Genova. Nome di battaglia: Giotto.
Giordano è del 1925, ha 98 anni e mezzo e una vita impiegata nell’altruismo e nella lotta.
"Ho portato l’esplosivo per far saltare i tralicci della corrente elettrica, era necessario, ma ho imparato subito la cosa più importante: nella vita non conta l’esplosivo, ma quello che sei in grado di mettere nel cervello. Mi regalarono il libro sulla vita di Antonio Gramsci, e quello è stato il mio Vangelo".
Saverio Tommasi
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