Sono le 16:30 quando la pioggia smette di bagnare il cortile d’ingresso dell’ospedale Gemelli dove Papa Francesco è ricoverato da undici giorni. Un gruppo di fedeli si riunisce attorno al monumento di Papa Giovanni Paolo II. A celebrare la funzione è il vescovo Claudio Giulio Dori.
"Reggi Papa Francesco, sostieni quanti soffrono nel corpo e nello spirito" sono le parole che si sentono durante la preghiera. Intorno le mani strette attorno ai rosari. I volti di chi è preoccupato per la malattia di Bergoglio sono tesi e pieni di speranza.
Gli occhi del mondo sono puntati verso la finestra al decimo piano dell’ospedale dove riposa il Papa. Le telecamere dei giornalisti di ogni nazionalità ruotano attorno ai fedeli in preghiera. "Siamo nell’occhio del ciclone" afferma Dario Russo, studente di medicina che vive il campus medico del Gemelli quotidianamente. "Il campus ha un’aria diversa in questi giorni. C’è una certa freneticità, ma penso che questo sia un momento da vivere attimo per attimo, lentamente per stare vicini al Papa"
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