I complici lo chiamavano scherzosamente "succhiasangue". Ma non c’era di nulla da ridere. Salvatore Cillari era uno spietato usuraio, imponeva tassi di interesse fino al 140 per cento annuo, e si faceva forte del suo cognome: il fratello Gioacchino è un boss mafioso condannato all’ergastolo. Stanotte, Salvatore Cillari è stato arrestato dai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, ai domiciliari sono invece finiti il figlio Gabriele e altre due persone, Matteo Reina e Giovanni Cannatella. Un quinto indagato, Achille Cuccia, ha il divieto di dimora a Palermo. Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dalla sostituta Federica Paiola hanno svelato un vasto giro di usura fra la Sicilia e Roma. Fra le vittime, anche il conduttore radiofonico Marco Baldini, che già altre volte era finito nelle grinfie degli strozzini. . .L’ARTICOLO di Salvo Palazzolo