Ostaggi israeliani a Gaza, i familiari incontrano il Papa: “Speriamo nella sua influenza”

di solobuonumore

Ostaggi israeliani a Gaza, i familiari incontrano il Papa: “Speriamo nella sua influenza”

Le loro storie e le loro impressioni dopo gli accordi annunciati da Netanyahu

(LaPresse) Dodici familiari di israeliani rapiti il 7 ottobre e attualmente nelle mani di Hamas a Gaza incontrano il Papa in Vaticano. Dopo il colloquio con il Pontefice raccontano in conferenza stampa al Pitigliani di Roma le loro storie, le loro speranze dopo gli accordi annunciati da Netanyahu e il loro incontro di oggi. Nadav Kipnis ha 12 membri della propria famiglia tra quelli uccisi e quelli rapiti da Hamas: "Penso che se possiamo liberare qualsiasi ostaggio sia una benedizione ma temiamo che si possa usare questa liberazione per posticiparne altre. Vogliamo che gli ostaggi siano rilasciati senza condizioni ma abbiamo a che fare con una organizzazione terroristica di cui non ci si può fidare. In un mondo giusto gli ostaggi sarebbero liberi e non rapiti" spiega. Fiduciosa dell’incontro è Alexandra Ariev, 24 anni, che attende il ritorno della sorella minore: "Sono sicura che il Papa possa portare un contributo. Ha una grande influenza non solo sui cristiani e sui cattolici. Ha influenza in tutto il mondo e le persone lo ascoltano. Ha influenza e sono sicura che ci ha aiutato e che ci aiuterà". Delusione per l’incontro con il Papa arriva invece da Yehuda Cohen a cui Hamas ha rapito il giovane figlio: "Ovviamente apprezziamo qualsiasi aiutato che possiamo ricevere. Al di là di questo, siamo venuti fin qui in Italia, mia figlia avrebbe dovuto incontrare il Papa ma non ha avuto possibilità di parlare. C’è delusione per questo". ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/ostaggi-israeliani-gaza-familiari-incontrano-papa-speriamo-sua-influenza/339b2a0e-8943-11ee-8f3e-c26e333d742e

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