Ospite della redazione romana di Fanpage.it, il ministro del Lavoro Andrea Orlando torna sulla decisione di ampliare l’utilizzo del green pass: "Ci aspettiamo che questo provvedimento possa consentire il proseguimento della vita normale, nel senso che non ci sia il rischio di un’interruzione delle attività, come purtroppo è avvenuto lo scorso anno dopo l’estate […] Ci aspettiamo – rivela Orlando – che questo provvedimento possa consentire il proseguimento della vita normale, nel senso che non ci sia il rischio di un’interruzione delle attività, come purtroppo è avvenuto lo scorso anno dopo l’estate". Il ministro spiega anche che il Green Pass consenta la "combinazione tra un’attività economica o sociale, che riprende nella sua ordinarietà, e il contrasto alla pandemia. Mi pare che questo sia lo spirito: non vogliamo che si torni a chiudere e per questo insistiamo sull’esigenza di incentivare la vaccinazione. Il Green Pass ha un duplice scopo: da un lato garantire uno standard di sicurezza più alto nei luoghi dove c’è socialità, e quindi anche in quelli di lavoro, ma dall’altro anche quello di spingere verso la vaccinazione". Sui licenziamenti spiega: "Abbiamo scritto la norma in modo che sia ben distinta da tutte le altre procedure disciplinari che esistono nell’ambito lavorativo. Qui non è una sanzione che commina il datore di lavoro al dipendente perché non si è vaccinato, non ha il Green Pass o non ha fatto il tampone. Noi qui stiamo dicendo un’altra cosa: la sanzione è la sospensione dal lavoro, perché la presenza di chi non ha il Green Pass inficerebbe tutta l’impalcatura, non consentirebbe un miglioramento degli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro e contemporaneamente contraddirebbe la spinta alla vaccinazione".
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