Verona, 12 apr. (askanews) – Portare la fibra ottica che garantisce elevate prestazioni sul Web in tutto il territorio italiano, nell’ambito di un progetto in linea con l’Agenda digitale europea: è questa la mission di Open Fiber, che anche a Verona sta intervenendo per creare l’infrastruttura di connessione a banda ultralarga, che oggi già raggiunge molti quartieri della città.
"Per quanto riguarda il Comune di Verona – ha detto ad askanews Marco Padovani, assessore alle Strade della città scaligera – c’è stata una volontà di riuscire a incidere fortemente su quella che è l’idea di città smart. E’ un’aspettativa importante che hanno sia cittadini di Verona sia l’amministrazione comunale e devo dire che il rapporto che c’è stato con Open Fiber dal 2018 è sicuramente proficuo sotto tutti gli aspetti".
A seguire la progettazione e la realizzazione della rete in Veneto per Open Fiber è Federico Cariali.
"Per quanto riguarda Verona – ci ha spiegato – Open Fiber sta investendo oltre 35 milioni di euro per collegare circa 100mila unità immobiliari, a oggi sono già connesse le linee per 85mila di queste, tra abitazioni e uffici, portando una connessione interamente in fibra ottica, in modalità FTTH con collegamenti fino a 1 Gigabit".
A fine progetto saranno realizzate infrastrutture per oltre 650 km, attraverso le quali passeranno oltre 1000 km di cavi in fibra ottica, in particolare la modalità FTTH prevede collegamenti esclusivamente in fibra ottica che la rendono scalabile nel tempo, con la possibilità di arrivare fino a 40 Gigabit al secondo. E grazie a questa rete anche il Comune di Verona ha potuto beneficiare di nuove opportunità tecnologiche per i propri servizi ai cittadini.
"Per il settore dell’edilizia privata – ha spiegato ancora l’assessore Padovani – abbiamo garantito la prenotazione su appuntamento, la prenotazione online per tutti i servizi educativi della città e per quanto riguarda il coronavirus nuove misure di ricevimento del pubblico sono state fatte grazie a queste nuove tecnologie".
Le opportunità, ovviamente, non riguardano solo il settore pubblico, ma anche le utenze private. Per questo siamo stati a visitare il poliambulatorio Zetamedica, che è stato raggiunto dalla rete di Open Fiber.
"Ho scelto la tecnologia FTTH che mi ha fornito WindTre Business, appoggiandosi all’infrastruttura di Open Fiber – ci ha spiegato Francesco Zemella, ICT Manager della struttura medica privata – perché avevo la necessità di una connessione molto potente e soprattutto stabile. Rispetto al passato, quando avevo dei disservizi o dei cali di prestazioni, da quando dispongo di questo tipo di tecnologia posso sfruttare al meglio quella che è la piattaforma con la quale gestisco tutta l’attività del poliambulatorio".
Con la possibilità di gestire da remoto molte pratiche amministrative, oltre che di offrire servizi come le videovisite ai pazienti già seguiti.
"Solamente una rete completamente in fibra ottica come quella di Open Fiber – ha aggiunto Federico Cariali – può garantire e soddisfare la domanda sempre crescente di banda ultra larga che c’è oggi in Italia".
E per farlo Open Fiber – società partecipata al 50% da Enel e da Cassa Depositi e Prestiti che applica il modello "wholesale only", ossia non eroga direttamente i servizi, ma mette a disposizione la rete di tutti gli operatori partner – in tre anni ha realizzato connessioni per oltre 11,5 milioni di unità immobiliari in Italia, sia nelle città sia nelle zone rurali del Paese.
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