Roma, 5 giu. (askanews) – La ricerca spinge sempre più verso una medicina di precisione basata su un approccio multidisciplinare con l’obiettivo di elaborare una risposta terapeutica mirata al singolo paziente, unico come unica è la sua malattia.
Un’importante innovazione che Motore Sanità ha affrontato nell’incontro "La medicina di precisione: un nuovo snodo chiave del percorso diagnostico-terapeutico" organizzato nell’ambito di ONCOnnection, percorso che si snoda in una serie di webinar incentrati sull’oncologia.
Nel corso dell’evento si è parlato del ruolo che i Molecular Tumor Board giocano in questo nuovo approccio. Un ruolo centrale come spiega il prof. Paolo Marchetti, Direttore Oncologia Medica B Università Sapienza di Roma: "Una corretta applicazione dei principi della medicina di precisione si basa sulla discussione multidisciplinare della profilazione genomica e delle caratteristiche del paziente e della sua malattia. Questo avviene all’interno di specifici gruppi multidisciplinari denominati Molecular Tumor Board nei quali esperti di discipline diverse si confrontano non per riconoscere un determinato farmaco in presenza di una determinata mutazione, o almeno non solo per questo perché sarebbe uno strumento meramente burocratico e di scarsa utilità per il paziente, per i clinici e per la società, ma dove vengono discusse le diverse implicazioni che le alterazioni a livello del tumore o a livello delle caratteristiche individuali del paziente rappresentano per sviluppare la migliore terapia possibile. Un’applicazione e una maggiore diffusione dei Molecular Tumor Board nelle nostre regioni – conclude Marchetti – consentirà un adeguato accesso a tutti i pazienti nel rispetto di quello che è divenuto oggi un loro diritto".
In campo oncologico la profilazione genomica ha rappresentato un importante passo avanti, come sottolinea la prof.ssa Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia – Università Politecnica delle Marche e Direttore Clinica Oncologia Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona: "In ambito oncologico abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione copernicana. A lungo ci siamo concentrati sulla patologia e abbiamo raggiunto comunque risultati importanti anche con le poche conoscenze specifiche dei processi biologici che sono alla base dei tumori. Oggi, invece, sappiamo che possiamo pensare che non esista più il tumore o un tumore ma tanti tumori e che una persona che presenta una malattia può avere un’evoluzione completamente differente, perché abbiamo tante malattie diverse cui guardare. Siamo anche consapevoli del fatto che il nostro patrimonio genetico, che è unico e specifico per ciascuno di noi, interagisce con l’ambiente in maniera altrettanto particolare e peculiare. Quindi tante differenze che ci permettono di osservare ogni persona come unica e di applicare più che mai una medicina di precisione che tenga conto da un lato della genetica e dall’altro dell’epigenetica, quindi da un lato delle caratteristiche biologiche della malattia e dall’altro lato delle caratteristiche cliniche del paziente, dell’ambiente circostante".
Da questo quadro emerge l’importanza per l’individuazione di opportunità di cura personalizzate, dei Molecular Tumor Board che, secondo la Prof.ssa Berardi, andrebbero sviluppati e integrati in un network più ampio: "Certamente è necessario prevedere dei Molecular Tumor Board che possano dare risposta a una parte della popolazione di un determinato territorio. Porto l’esperienza della Regione Marche dove proprio nel contesto della mia struttura abbiamo attivato il Molecular Tumor Board la cui prima riunione sarà nei prossimi giorni. Dal mio punto di vista è importante che ci siano Molecular Tumor Board dimensionati alla popolazione del territorio di appartenenza ma che non si possa prescindere da una rete di livello nazionale in cui poterci confrontare, misurare e in cui poter migliorare".