"Mia madre incinta ha rischiato di perdermi, subiva anche violenza da parte di papà. Andando bene il parto ha voluto mettermi il nome di Padre Pio da Pietralcina". Due pacchetti di sigarette e una domanda: "Lei chi è?". Eccolo Francesco Pio Valda, il 20enne accusato della morte di Francesco Pio Maimone.
Il giovane, che si trova in isolamento nel carcere di Secondigliano, non sa chi ha di fronte quando arriva al colloquio con il garante dei detenuti. "Fuma moltissimo, sta da solo", spiega Samuele Ciambriello a Fanpage.it. "Deve metabolizzare ancora meglio quello che gli è accaduto e quello di cui è accusato. Lui, spiega Ciambriello, si dichiara innocente". Il garante era a Secondigliano per la rituale visita ai detenuti della struttura. Una struttura detentiva che da pochi giorni vede al suo interno anche Valda, accusato della morte di Checco Maimone.
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