Omicidio Br di Giovanni D’Alfonso, parla il figlio: «I segni di quel lutto li porto sempre addosso»

di solobuonumore

Omicidio Br di Giovanni D’Alfonso, parla il figlio: «I segni di quel lutto li porto sempre addosso»

S. Lorenzetti / CorriereTv

È cominciata al palazzo di giustizia di Torino l’udienza preliminare a quattro ex esponenti delle Brigate Rosse per la sparatoria del 5 giugno 1975 alla cascina Spiotta, nell’Alessandrino, che costò la vita all’appuntato dei carabinieri Giovanni d’Alfonso. Il procedimento ha preso le mosse dopo la riapertura delle indagini determinata da una denuncia depositata nel dicembre del 2021 dal figlio del militare, Bruno d’Alfonso, a sua volta carabiniere in congedo, che aveva chiesto alla Dda del capoluogo piemontese di individuare un brigatista che era sfuggito alla cattura: ora gli inquirenti ritengono che si tratti di Lauro Azzolini.

Gli altri imputati sono i capi storici Renato Curcio e Mario Moretti e un ex militante, Pierluigi Severino Zuffada. Nello scontro a fuoco morì anche la moglie di Curcio, Mara Cagol.

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