Roma, 21 set. (askanews) – Il Museo d’Orsay di Parigi dedicata una retrospettiva a Edvard Munch, l’artista norvegese noto per il suo iconico "Urlo". I visitatori potranno così scoprire altre sue opere meno note, come il ciclo dedicato alle donne vampiro, nella mostra "Edvard Munch – Una poesia d’amore, vita e morte". Claire Bernardi, curatrice della mostra:
"Ciò che lo interessa, sono i sentimenti, è l’anima. E quindi, parte dalla nascita, alla nascita dell’amore, alla vita, a questi momenti di angoscia, che sono momenti di angoscia esistenziale. Conosciamo ‘L’Urlo’, che è il lavoro maggiormente simbolico e sintomatico di questo sentimento di angoscia, ma ce ne sono altri ‘disperazione’, ‘angoscia’ e poi fino alla morte", ha spiegato Bernardi in un’intervista a France Presse.
E poi c’è la donna vampiro ("Vampiro"), opera del 1895, il cui titolo originario era "Amore e dolore":
"Quello che vediamo è una donna che bacia un uomo, coprendolo con i suoi capelli, fino al punto di vampirizzarlo. C’è davvero qualcosa che è una sorta di atto d’amore e poi di una relazione verso l’altro, che è un’ambivalenza, quasi una violenza che traspira dal dipinto", ha spiegato la curatrice.
"É un tema che colpisce in modo particolare nel lavoro di Munch, che credo sia qualcosa di unico, che non si trova nel lavoro dei contemporanei o nemmeno nell’arte del 20esimo secolo", ha aggiunto.
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