Oleg Mandic è l’ultima persona ad aver lasciato viva Auschwitz, dopo la liberazione dell’Armata Rossa.
Entrò a 11 anni, il suo numero era 189488 e quel tatuaggio non l’ha mai tolto.
Quella di Oleg Mandic è stata una delle più lunghe detenzioni all’interno del campo di sterminio, dove fu deportato insieme alla mamma e alla nonna, e si salvò "soltanto per fortuna".
Oggi Oleg Mandic ha 90 anni, e di quell’immondo campo ricorda tutto.
(Un grazie di cuore al Festival della Memoria living memory, ideato da Terra del Fuoco Trentino, per avermi permesso di incontrare Oleg Mandic.
Un grazie altrettanto di cuore a Paolo Paticchio, fondatore e presidente dell’associazione culturale Terra del Fuoco Mediterranea e organizzatore del progetto Treno della Memoria, senza il quale niente sarebbe stato possibile).
00:00 189488, il tatuaggio sul corpo
01:04 “Penso a Dio con disgusto”
01:57 Odore di piscio e cacca
05:44 “Tolja, il mio amico morto a 8 anni”
06:52 “Non ho bevuto per 8 mesi”
08:02 I prigionieri si uccidevano tra loro
09:03 Il bisogno di tornare ad Auschwitz
11:10 Perché Oleg è L’ultimo bambino di Auschwitz
11:58 Perché raccontare quell’orrore
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https://www.youtube.com/watch?v=vXFFmjADq0Q