Il parlamento ha dato il via libera alla Nadef e allo scostamento di bilancio di circa 15 miliardi, validando così i parametri necessari all’approvazione della prossima legge di bilancio. Sulla manovra incombe però l’incertezza riguardo alle stime di crescita dell’Italia dell governo, ritenute troppo ottimistiche da diversi analisti e organismi internazionali, da ultimo il Fmi. Cifre che peraltro potrebbero calare ulteriormente, in caso di un nuovo aumento dei prezzi di gas e petrolio, a seguito della nuova crisi aperta in Medio Oriente. "Mi auguro per noi e per tutto il mondo di non dover riscrivere la manovra per questi motivi, staremo a vedere", dice a Fanpage.it il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. E il suo vice Maurizio Leo aggiunge: "Allo stato attuale, non c’è il rischio di dover rivedere le previsioni". Intanto, le opposizioni accusano il governo di voler togliere i fondi alla sanità, sulla base dei numeri contenuti della Nadef. Ribatte il sottosegretario all’Economia Freni: "Nessun taglio, ci può essere un decremento in percentuale al pil, ma in termini assoluti i soldi per il Fondo Sanitario Nazionale cresceranno e vogliamo investire altri fondi per il rinnovo dei contratti del personale"
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