Milano, 28 set. (askanews) – Il Cremlino respinge le affermazioni che definisce "stupide", rispondendo a chi attribuisce a Mosca l’attacco al Nord Stream. Ma resta davvero un vero giallo quello della fuga di gas dal tubo che collega la Russia alla Germania.
Sotto la lente europea quelli che secondo Germania, Danimarca e Svezia sarebbero stati attacchi che hanno causato gravi perdite nel Mar Baltico dai due gasdotti russi al centro di una situazione di stallo energetico, mentre l’Europa cerca di rendersi indipendente dalle forniture di gas russo.
A causa della complessità dell’attacco, esperti governativi ritengono che possa essere stato effettuato solo da un attore statale. Le speculazioni vanno in direzione della Russia, ma il motivo non è chiaro. E il segretario stampa del presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov ha definito "stupida e assurda" la versione secondo la quale la Federazione Russa è dietro lo stato di emergenza del Nord Stream.
"Ci interessa questo? No, non ci interessa. Abbiamo perso le rotte di approvvigionamento del gas verso l’Europa. L’Europa è interessata a questo, o in particolare la Germania, la locomotiva dell’economia europea? No. Anche loro ora sono in un situazione molto, molto difficile", ha osservato Peskov.
Intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken a proposito delle perdite dei gasdotti Nord Stream, segnalati dalla Danimarca, ha detto che potrebbe trattarsi di un attacco o di un qualche tipo di sabotaggio. Ma si tratta di rapporti iniziali e non abbiamo ancora una conferma.