Non c’è il sole, l’accensione della fiamma olimpica avviene con il fuoco sacro di riserva

di solobuonumore

Non c’è il sole, l’accensione della fiamma olimpica avviene con il fuoco sacro di riserva

A a 101 giorni dal via ufficiale dei Giochi di Parigi 2024 si accende in Grecia la fiamma olimpica nello scenario delle rovine del Tempio di Hera, risalente a circa 2.600 anni fa. Da Berlino 1936 è la tradizionale cerimonia simbolo che annuncia di fatto il ‘countdown’ verso la più grande rassegna sportiva del pianeta. Il ‘primo passo’ si è rivelato meno lineare del solito. A causa del cielo nuvoloso su Olimpia che ha impedito di far convergere i raggi del sole all’interno di uno specchio cilindrico parabolico, l’attrice Mary Mina, vestita da sacerdotessa dell’antica Grecia, ha dovuto utilizzare la fiamma di riserva creata nella giornata di ieri durante le prove generali. La fiamma verrà ora trasportata dai templi in rovina e dai campi sportivi dell’Antica Olimpia da una staffetta di tedofori per un viaggio nel Peloponneso che durerà 11 giorni attraverso la Grecia. Viaggerà dall’isola di Corfù, nel Mar Ionio, a Santorini, nelle Cicladi, via Kastellorizo, nel sud-est del Paese. Trascorrerà anche una notte vicino al Partenone, sulla roccia dell’Acropoli. Il 26 aprile la fiamma sarà consegnata agli organizzatori francesi nello Stadio Panatenaico di Atene, dove nel 1896 si svolsero i primi Giochi Olimpici dell’era moderna. Si imbarcherà poi per la Francia a bordo della Belem a tre alberi e arriverà a Marsiglia l’8 maggio. La nuotatrice Manaudou, vincitrice del suo primo titolo olimpico nel 2004 ai Giochi di Atene, succederà a Stefanos Ntouskos, campione olimpico di canottaggio, oro a Tokyo 2020, e diventerà così la prima tedoforo francese a portare la fiamma, come annunciato dal comitato olimpico greco.

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