Milano, 7 ott. (askanews) – Un premio Nobel per la pace, decisamente attuale, dedicato alla democrazia e alla libertà e a chi hao coraggiosamente lottato contro l’autocrazia del Cremlino e l’autocrate di Minsk. Il Comitato per il Nobel norvegese per il 2022 ha assegnato il Premio Nobel per la Pace all’attivista per i diritti civili bielorusso Ales Bialiatski e alle organizzazioni per i diritti umani russa Memorial e ucraina Center for Civil Liberties. Lo ha comunicato la presidente del comitato norvegese Berit Reiss-Andersen.
"Ales Bialiatski è stato uno degli iniziatori del movimento democratico emerso in Bielorussia a metà degli anni ’80. Ha dedicato la sua vita a promuovere la democrazia e lo sviluppo pacifico nel suo paese d’origine", ha spiegato.
"L’organizzazione per i diritti umani, Memorial, è stata fondata nel 1987, da attivisti per i diritti umani nell’ex Unione Sovietica che volevano garantire che le vittime dell’oppressione del regime comunista non sarebbero mai state dimenticate".
"Il Centro per le libertà civili è stato fondato a Kiev nel 2007 allo scopo di promuovere i diritti umani e la democrazia in Ucraina. Il Centro ha preso posizione per rafforzare la società civile ucraina e fare pressione sulle autorità affinché l’Ucraina sia una democrazia a tutti gli effetti".
La presidente del comitato ha chiesto che le autorità bielorusse "liberino" Bialiatski, che si trova in prigione, senza processo, dal 2020.