No green pass, ecco perché i portuali di Trieste protestano

di solobuonumore

No green pass, ecco perché i portuali di Trieste protestano

Sciopero prolungato fino al 21 ottobre

Il 15 ottobre il coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste annuncia il blocco totale delle operazioni. A scatenare le proteste è l’obbligo di green pass introdotto sui luoghi di lavoro. Nel primo giorno di sciopero, davanti al varco 4 del molo logistico, si radunano circa novemila manifestanti. Il 16 ottobre il comitato dei portuali invia un comunicato in cui si annuncia la fine della protesta. Nel giro di poco, però, gli organizzatori si ricredono e annunciano il proseguimento dello sciopero. Il 17 ottobre Stefano Puzzer, leader del Clpt, si dimette dalla guida del coordinamento dei portuali. La mobilitazione va avanti nonostante il suo passo indietro. Dopo giorni di proteste, il 18 mattina la polizia inizia le operazioni per far allontanare i manifestanti. Le forze dell’ordine in assetto anti-sommossa sgomberano i partecipanti alla protesta, usando anche gli idranti e i lacrimogeni. Viene liberato il varco e i portuali si spostano nel parcheggio in fondo alla zona presidiata da venerdì scorso: lo sciopero è prolungato fino al 21 ottobre. ( Ansa – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/no-green-pass-ecco-perche-portuali-trieste-protestano/4ce99022-3003-11ec-9d51-3a373555935d

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