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Il colpo di Stato con il quale è stato deposto il presidente Mohamed Bazoum è il sesto degli ultimi tre anni in quell’area. Ci sono però due differenze fondamentali, spiega Federico Rampini: la prima è che Bazoum è l’unico leader cacciati a essere stato eletto democraticamente. La seconda è il ruolo della Russia, in un momento particolare dei rapporti tra Mosca e l’Africa. Un continente in cui le grandi potenze si contendono spazi e risorse.
Per altri approfondimenti:
– https://www.corriere.it/esteri/23_luglio_27/perche-colpo-stato-niger-ha-conseguenze-per-italia-b7ce5238-2ca5-11ee-af49-98c477f348ce.shtml
– https://www.corriere.it/esteri/23_luglio_30/golpe-niger-xi-zar-cercano-spazi-sud-globale-mentre-l-occidente-ha-perso-smalto-edb43f02-2f0c-11ee-98d4-c7cb7eed85ec.shtml
– https://www.corriere.it/opinioni/23_luglio_30/golpe-niger-l-italia-doppia-valenza-questione-africana-ed075128-2efa-11ee-98d4-c7cb7eed85ec.shtml