ROMA (ITALPRESS) – “Forza Italia penso che debba interrogarsi da qui al prossimo congresso, che abbiamo intenzione di celebrare a marzo, per capire bene quale linea politica adottare per il futuro. E’ ancora attuale il messaggio che Silvio Berlusconi lanciò nel 1994, la famosa rivoluzione liberale? Noi pensiamo che oggi sia ancora più attuale che nel 1994”. Così Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress.
“Oggi abbiamo un problema, abbiamo meno risorse pubbliche, l’Italia è un Paese che a causa del debito pubblico ha delle difficoltà di bilancio. Quindi come se ne esce? Noi pensiamo a tutto il tema della partecipazione del privato alla vita e alla gestione dello Stato, alla gestione dei servizi anche pubblici. Ripartire da lì, costruire un meccanismo che punti a mettere al centro l’impresa e le partite Iva perchè noi siamo convinti che, soprattutto in questo momento, la cosa fondamentale sia sostenere la crescita economica redistribuendo meglio le risorse, non in modo assistenzialistico come fatto con il Reddito di cittadinanza”.
“Un sistema di valori che noi vogliamo rilanciare rispetto a un grande messaggio che ha portato avanti Berlusconi – aggiunge -, una grande sfida e su questo c’è da lavorare. Sono circa 15 anni che dicono che Forza Italia era finita e che sarebbe scomparsa, noi invece crediamo che ci sia uno spazio all’interno del centrodestra”.
Uno spazio che secondo Nevi non può essere occupato da Matteo Renzi. “E’ uno che gioca su un altro campo di gioco, Renzi vuole fare una cosa in cui ci sia un centro e che non ci sia Lega e FdI da una parte e M5S e un pezzo di Pd dall’altra, è una cosa diversa – sottolinea il portavoce di Forza Italia -. E’ la sesta volta che ci prova ed è credibile che non ci riesca neppure questa. Costruiamo le condizioni affinchè Forza Italia sia rafforzata – prosegue il parlamentare -, l’unico vero partito di centro nel centrodestra è Forza Italia, noi siamo liberali e vogliamo affermare un metodo una impostazione della nostra Repubblica che sia fondata sul principio di sussidiarietà orizzontale, abbiamo anche delle differenze e sfumature diverse con i nostri alleati che sono una ricchezza per la nostra coalizione”. Parlando poi della prossima manovra economica spiega quali sono le richieste di Forza Italia. “In questo momento dobbiamo concentrare le risorse e non disperderle e abbiamo individuato come prima cosa fondamentale da fare la conferma del taglio del cuneo. Mi pare che su questo ci sia una visione comune, su questo noi abbiamo sempre spinto perchè è opportuno mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori in quanto sostenendo i consumi si riattiva il circolo virtuoso dell’economia. La seconda cosa sono le pensioni minime, anche qui bisogna riconfermare l’aumento che abbiamo fatto e chiediamo se possibile di andare avanti e arrivare magari a 680-700 euro. Dobbiamo renderci conto che questa particolare congiuntura impone una attenzione ai redditi bassi – osserva -, concentriamo le risorse e imbocchiamo la strada giusta: invece che sostenere le persone dando un sussidio e lasciandoli a casa mandiamole a lavorare ma pagando meglio”.
Per quanto riguarda la norma sugli extraprofitti per le banche, Nevi evidenzia che “nessuno mette in discussione il fatto che possa esserci un contributo in un momento di difficoltà, noi siamo d’accordo, noi non abbiamo condiviso le modalità perchè dobbiamo discutere delle cose, inoltre, a nostro avviso non è stata fatta troppo bene. Dobbiamo essere molto attenti e prudenti, pensiamo che le banche devono essere chiamate alla responsabilità, ma non tutte le banche sono uguali. Il tema è complicato, bisogna essere attenti”. Parlando poi dell’Europa e delle polemiche sul commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, il portavoce di Forza Italia evidenzia come “questa Europa sia ancora incompiuta e come costruire, quindi, le condizioni affinchè sia un fattore di sviluppo e di crescita economica. L’altro giorno c’è stato un intervento di Draghi molto importante, lui ha dato un contributo a questo dibattito dicendo come deve essere la nuova Europa con un’attenzione per gli investimenti pubblici e un Patto di Stabilità che sia anche di crescita. Quello che è stato detto a Gentiloni è di esternare di più la posizione che anche lui, in teoria, dovrebbe condividere; noi chiediamo un impegno maggiore per sostenere le istanze che l’Italia sta portando avanti”. Infine, il tema migranti: “Noi lo stiamo dicendo da tempo, purtroppo l’Europa è ancora troppo lenta su una risposta vera ed efficace per tamponare quanto sta accadendo in Africa. Il mondo intero deve rendersi conto che è un problema globale e non più solo italiano o europeo. Dobbiamo convincere tutti a investire nei paesi da dove queste povere persone partono disperate”.
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