Milano, 27 apr. (askanews) – Da Barcellona buone notizie per la musica dal vivo. Non si è trasformato in un evento super diffusore il concerto che si è svolto a fine marzo, proprio per studiare il comportamento del virus in un evento affollato con specifiche precauzioni.
Sono stati in tutto 6, su 5.000 persone, i contagiati dopo il concerto del gruppo "Love of Lesbian" al Palau de Sant Jordi a Barcellona. Uno spettacolo in cui il pubblico è potuto entrare solo indossando la mascherina Fpp2 e dopo aver effettuato un test rapido all’ingresso. I positivi sono stati lasciati fuori.
I medici dell’ospedale Germans Trias i Pujol di Badalona, nei pressi della capitale catalana, hanno supervisionato l’esperimento e hanno poi raccolto per due settimane i dati dei partecipanti che hanno accettato, il 96% del totale: in tutto sono risultati solo 6 positivi, per 4 è stato possibile risalire a un caso di contatto esterno al concerto, per 2 no.
Una incidenza di 131 casi su 100mila, hanno fatto notare i medici, mentre nella stessa settimana nella città di Barcellona nel suo insieme l’incidenza era a 260 per 100mila.
È dunque un via libera agli eventi dal vivo? Durante il concerto le disposizioni sono state ferree, oltre al test antigenico all’entrata e alle mascherine Fpp2 fisse, c’è stato un continuo controllo dell’aerazione e divieto di assembrarsi in posti critici come i bagni. Cosa cambierebbe col servizio bar aperto ad esempio? Per avere gli stessi risultati bisognerebbe replicare le stesse condizioni.