Denise Pipitone è la bimba scomparsa 17 anni fa da Mazara del Vallo. Sua mamma, Piera Maggio, non ha mai smesso di cercarla. Qualche giorno fa è arrivato un video appello: una ragazza senza nome, senza documenti e che non ricorda nulla della sua famiglia, una ragazza che assomiglia a Piera Maggio. La piccola Denise potrebbe essere lei ma come ripete mamma Piera “siamo cautamente speranzosi”. Olesya Rostova, questo il nome (dato in orfanotrofio) della ventenne che ha detto di essere stata rapita e poi ritrovata, in un campo rom della Russia. Ha la stessa età di Denise Pipitone che aveva 4 anni quando è stata rapita. Olesya aveva circa 5 anni quando è stata ritrovata, tolta a una nomade e messa in orfanotrofio. Olesya oggi ventenne racconta i suoi ricordi da bambina: una rom che lei credeva fosse sua madre che la porta a chiedere l’elemosina. Poi dalle indagini della polizia si scoprirà che non era quella la madre. (Continua dopo la foto) Nel frattempo quella bambina cresce e va in orfanotrofio e ora rivolge un appello in tv: “Mammina mia – dice alla tv russa in lacrime – non ti ho mai dimenticata. Vorrei conoscerti e trovarti”. Come si legge su Repubblica.it, l’appello di Olesya arriva in attraverso una telespettatrice russa, un’infermiera che vive a Mosca, a un certo punto alla tv russa vede il volto di quella ragazza di vent’anni che cercava sua madre, che faceva un appello, perché diceva di essere stata rapita da bambina e di non avere alcun ricordo della sua famiglia. Era troppo piccola quando è stata rapita. L’infermiera ricorda la vicenda di Denise Pipitone, cerca su Google le foto di Piera Maggio le confronta con quelle di Olesya e nota la somiglianza. (Continua dopo la foto) E adesso arrivano le parole dell’avvocato di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone. Giacomo Frazzitta ha affermato che “stiamo aspettando i dati per la compatibilità del gruppo sanguigno”. E solo dopo si procederà ai rilievi del Dna di Olesya Rostova per verificare se davvero può essere Denise Pipitone. Frazzitta è in contatto con i funzionari dell’ambasciata italiana in Russia che si sono dimostrati disponibili a seguire il caso. (Continua dopo la foto) Se il gruppo sanguigno dovesse essere compatibile con quello di Denise si procederà con al prelievo del Dna dalla giovane. Il legale ha anche spiegato che “se entro il 2 aprile non avremo una risposta interesserò l’ambasciata italiana a Mosca”. Secondo Frazzitta conoscere il gruppo sanguigno è infatti un elemento preliminare fondamentale per capire se andare avanti o se si è trattato di un falso allarme. “C’è un contatto più diretto e speriamo di poter arrivare prima rispetto a quei canali. Io spero entro il weekend di avere le idee chiare”. Pubblicato il 02-04-2021 alle ore 13:48.Ultima modifica il 02-04-2021 alle ore 13:48/