Nel campo profughi in Libano, baracche costruite in legno con elettricità ma senza acqua

Le case costano circa 1000 dollari

Nel campo profughi di Abu Mazhd, nella Valle della Beqà in Libano, vivono circa 700 persone. Sono siriani scappati dalla guerra civile nel loro Paese chi da 10 chi da 5 o 3 anni. L’Onu li aiuta con 20 dollari al mese a testa per un massimo di 6 componenti per famiglia: fanno 120 dollari che però scompaiono subito per l’elettricità (60 dollari al mese) e l’affitto del terreno su cui hanno costruito la loro baracca. Non possono migliorarla, costruire ad esempio un tetto migliore per evitare infiltrazioni d’acqua, perché le autorità libanesi vedrebbero il pericolo di una stabilizzazione e verrebbero ad abbattere la costruzione "abusiva". La loro vita deve rimanere precaria per convincerli a tornare in Siria dove però c’è ancora la guerra e la povertà tocca il 90% degli abitanti. Così i siriani restano poveri in Libano e i bambini crescono senza la possibilità di sperare in un futuro. ( Andrea Nicastro / CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/nel-campo-profughi-libano-baracche-costruite-legno-elettricita-ma-senza-acqua/6ea62222-817b-11ee-ae28-500b91b778b3