Il 28 ottobre del 2004, con l’omicidio di Fulvio Montanino, uomo di spicco del clan Di Lauro, inizia ufficialmente la faida di Scampia, la più grande guerra di camorra degli ultimi 30 anni a Napoli. A contendersi il traffico della droga, che fruttava quasi 15 milioni di euro al mese, il clan Di Lauro, retto prima da Paolo Di Lauro, detto "Ciruzzo o’Milionario" e poi da suo figlio Cosimo, che ridusse i guadagni dei capi delle piazze di spaccio. Questi ultimi fecero una scissione guidati dal gruppo Amato-Pagano, capeggiato da Lello Amato, i cosiddetti "Scissionisti". Una guerra che lasciò in strada 100 morti, tra questi anche diverse vittime innocenti come Antonio Landieri, ragazzo disabile ucciso in una sparatoria a Scampia nei "7 palazzi". Ripercorriamo quella sanguinosa faida, e 20 anni dei quartieri di Scampia e Secondigliano, passati dal terrore della camorra ad una possibile rinascita. Sullo sfondo ancora le Vele, l’immagine plastica del degrado di quella periferia, che attende ancora il pieno riscatto.
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