Nuova udienza a Budapest per Ilaria Salis, l’attivista antifascista italiana detenuta in Ungheria dal febbraio 2023, accusata di aver aggredito due neonazisti del raduno "Giorno d’onore". Il tribunale ha negato i domiciliari a Salis che quindi rimarrà in carcere. All’udienza Salis è arrivata ancora ammanettata e con catene alle caviglie: "Nonostante le garanzie fornite dal Governo italiano, nuovamente Ilaria è stata portata con i ceppi ai polsi, le catene, il guinzaglio, tenuta per più di tre ore in queste condizioni in palese violazione di tute le normative europee in particolare l’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, è il momento che ci sia un intervento di tipo diplomatico governativo più forte" ha detto a Fanpage.it Eugenio Losco, legale di Ilaria Salis.
https://www.fanpage.it/milano/negati-i-domiciliari-a-ilaria-salis-lavvocato-governo-italiano-aveva-garantito-niente-catene-in-tribunale/