TORINO (ITALPRESS) – L’Italia rialza la testa dopo la prima sconfitta negli ultimi tre anni e chiude nel migliore dei modi la Nations League, aggiudicandosi per 2-1 la finale per il terzo posto contro il Belgio. Senza Bonucci, la fascia di capitano va a Donnarumma che, dopo i fischi di San Siro, raccoglie gli applausi dei presenti all’Allianz Stadium di Torino. Maglia da titolare al centro dell’attacco per Raspadori, che prova a farsi vedere al 20′ sul suggerimento di Chiesa. Ma la chance più importante del primo quarto di match è in favore del Belgio, che colpisce una traversa con Saelemaekers al 25′. Gli azzurri pressano alto e lottano su ogni pallone e al tramonto del primo tempo vanno a un soffio dal vantaggio: Berardi disegna un lancio perfetto per Chiesa, che scatta in posizione regolare ma viene fermato da un miracoloso intervento di Courtois col piede. Ma a punire il portiere ospite ci pensa Barella in avvio di ripresa: sugli sviluppi di un corner, il centrocampista italiano si coordina dal limite e infila all’angolino, battendo ancora una volta Courtois dopo i quarti degli Europei.
Il Belgio sembra accusare il colpo, così il ct Martinez muove la panchina calando l’asso De Bruyne e il giovane De Ketelaere. Una scarica di adrenalina che produce un’altra traversa, questa volta con Batshuayi, terminale offensivo in un attacco privo di Lukaku. Ma nell’altra area di rigore è Chiesa a trovare il guizzo giusto puntando Castagne: Jovanovic indica il dischetto, Courtois intuisce su Berardi ma non trattiene e l’Italia raddoppia al 65′. Il Belgio non ci sta, colpisce il terzo legno di giornata (palo di Carrasco) ma all’86’ punge in contropiede su calcio d’angolo a sfavore e accorcia le distanze con De Ketelaere. Ma non basta: è l’Italia a chiudere al terzo posto.
(ITALPRESS).
Il Belgio sembra accusare il colpo, così il ct Martinez muove la panchina calando l’asso De Bruyne e il giovane De Ketelaere. Una scarica di adrenalina che produce un’altra traversa, questa volta con Batshuayi, terminale offensivo in un attacco privo di Lukaku. Ma nell’altra area di rigore è Chiesa a trovare il guizzo giusto puntando Castagne: Jovanovic indica il dischetto, Courtois intuisce su Berardi ma non trattiene e l’Italia raddoppia al 65′. Il Belgio non ci sta, colpisce il terzo legno di giornata (palo di Carrasco) ma all’86’ punge in contropiede su calcio d’angolo a sfavore e accorcia le distanze con De Ketelaere. Ma non basta: è l’Italia a chiudere al terzo posto.
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