Per quest’anno, niente odore di fritto dalle cinque del pomeriggio, niente giochi in famiglia o abbracci con la mamma e la nonna e niente chiacchiere coi cugini. Giulia De Fontes, 28enne di Reggio Calabria, a Piacenza da tre anni per continuare col suo percorso di crescita professionale, prima come studentessa del conservatorio, poi nelle scuole con alcuni progetti legati alla musica, si prospetta infatti il primo Natale lontano da casa. Il motivo? Lo stesso che molto probabilmente sta spingendo in questi giorni tantissimi altri studenti e lavoratori fuorisede a dover rinunciare a “scendere”, come direbbe qualsiasi altra persona toccata dalla questione: il caro biglietti. “Bisogna trovare una soluzione, perché purtroppo siamo sempre noi del Sud quelli messi da parte” dice a Fanpage.it, spiegando la sua scelta. "Mia madre è da sola: l’ha presa molto male, non abbiamo mai passato un Natale separate -aggiunge-. Servirebbe dare più opportunità di viaggio, più treni e aerei per esempio, a prezzi un po’ più accessibili. Così non è sostenibile”.
https://www.fanpage.it/attualita/natale-lontano-dalla-famiglia-per-colpa-dei-biglietti-700-euro-per-tornare-a-casa-in-calabria/
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