Nasce Purosangue, la prima Ferrari con 4 porte e 4 sedili

di solobuonumore

Nasce Purosangue, la prima Ferrari con 4 porte e 4 sedili

Maranello (Modena), 13 set. (askanews) – La Ferrari non ha mai fatto e mai farà un Suv, quella è roba per altri. E allora la Purosangue cos’è? E’ una Ferrari. O meglio, è la prima Ferrari a quattro porte e a quattro sedili. Ma è e resta una Ferrari. Il Cavallino non si trasforma in uno di quei grossi veicoli dalla guida alta che tendono sempre più ad assomigliarsi l’uno all’altro. La Purosangue non assomiglia a nessuno: è una Ferrari, punto e basta. Ma ci pensate a quattro portiere? Chi le mai viste su una Rossa.

A Maranello la sfida che è partita anni fa l’hanno presa maledettamente sul serio. Mica hanno fatto una GT con quattro ruote un po’ più grandi. O una GT un po’ più alta. Gli squilibri tipici della formula crossover o Suv – baricentro alto, ruote grandi, ampio spazio all’interno – erano e sono incompatibili con una Ferrari. Per questo a vederla nessuno la chiamerà Suv: qui siamo di fronte a una vera e propria auto sportiva con un motore in posizione centrale-anteriore e cambio al posteriore, con una power transfer unit collegata davanti al motore per una inedita modalità di trasmissione 4×4.

Pensate: è una Ferrari, a partire dal V12 aspirato, che è la motorizzazione iconica della Ferrari. Qui la formula è stata portata fino a 6.500 di cilindrata. Il cambio è a doppia frizione, crescono i rapporti che passano da 7 a 8. Per la Purosangue è stato brevettato un sistema di sospensioni attive unico al mondo: utilizza una tecnologia sviluppata assieme a Multimatic che combina l’azionamento di un motore elettrico con un ammortizzatore idraulico di alta precisione riducendo così il rollio in curva.

Il telaio, poi, è tutto realizzato in casa tenendo conto dell’esperienza nell’uso di leghe di alluminio per ridurre ancora di più il peso rispetto alle vetture precedenti. Per gli interni a Maranello si è partiti da un foglio bianco per riempirlo di accessori e particolari mai visti prima, come il display dedicato al passeggero anteriore, i sedili separati, quelli posteriori che si possono reclinare per incrementare lo spazio di carico nel vano baule. Per la prima volta su una Ferrari viene offerta la possibilità di personalizzare il cielo dell’abitacolo con un tetto in vetro. Ingegneri e designer hanno lavorato quattro anni con un chiodo fisso: ridurre il più possibile peso e volumi; così è nata una supersportiva scomposta in due livelli: un sottoscocca, più tecnico, e un livello superiore che pare quasi sospeso sugli archi ruota.

E’ talmente Ferrari che non stravolgerà la catena di montaggio a Maranello e non succederà che si raddoppia lo stabilimento per realizzare un Suv. Essendo una Ferrari – ci dicono dalla cabina di comando – nasce assieme alle altre; la Purosangue arriverà al massimo ad assorbire il 20% della produzione globale, anche per evitare le speculazioni. Gli ordini dei primi duemila clienti che l’hanno vista in anteprima in questi giorni sono già arrivati, gli altri dovranno aspettare almeno quattro anni. Forse questa è la risposta allo scetticismo di Sergio Marchionne per il quale un Suv a Maranello non si sarebbe mai visto. Infatti è arrivato Purosangue.

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