Napoli festeggia lo Scudetto dopo 33 anni dall’ultima volta. La città è in festa in tutti i quartieri, ma la carenza di spazi pubblici per poter giocare a calcio resta uno dei problemi sportivi principali della città. Ciro Fusco, storico fotoreporter napoletano, quasi 20 anni fa pubblicò "Auti nostri" un libro di racconti e foto che documentavano il gioco del calcio nelle strade e nelle piazze da parte dei ragazzini. "Oggi non c’è più spazio per giocare a pallone – spiega a Fanpage.it – il diritto al calcio è assolutamente negato, l’alternativa sono i privati, ma con costi che le famiglie difficilmente possono sostenere". Fanpage.it vi porta sui campi di periferie lasciati all’abbandono da decenni, come quello a San Giovanni a Teduccio di fronte al Parco "Massimo Troisi", come ci spiega l’operatrice sociale Deborah Divertito: "Io ho 42 anni e non me lo ricordo in funzione, oggi è completamente abbandonato". Oppure in via Dietro la Vigna a Piscinola, come ci racconta il presidente della Municipalità 8, Nicola Nardella: "Qui c’erano squadre che giocavano in Eccellenza, ora è nel degrado tra erba alta, cavi rubati, e struttura degradata". Il diritto al calcio a Napoli è un miraggio. "Prima si giocava anche nelle piazze, ma ora ci sono tavolini e sedie – sottolinea Gennaro Esposito, presidente della Commissione Sport del Comune di Napoli – la commercializzazione degli spazi pubblici impedisce il diritto allo sport ed al calcio in particolare".
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