Napoli, mutande in vetrina: “Siamo costretti a vendere intimo per stare aperti in zona rossa”

di solobuonumore

Napoli, mutande in vetrina: “Siamo costretti a vendere intimo per stare aperti in zona rossa”

Non solo un gesto simbolico, ma l’unico modo per rimanere aperti in zona rossa. I negozi di abbigliamento, gioiellerie e calzature, sono rimaste le categorie di negozi più penalizzati dalle restrizioni previste per la zona rossa. Al contrario, i negozi di articoli sportivi e i negozi di intimo possono svolgere tranquillamente la loro attività, seppur rispettando le norme sul distanziamento e i divieti di assembramento. Per questo alcuni gestori di negozi di abbigliamento, gioiellerie e persino quadri e antiquariato, hanno messo in vendita mutande e completini intimi, dotandosi del relativo codice Ateco, in modo da aggirare i divieti e restare aperti: "É ridicolo stabilire quali tipologie di negozi possono rimanere aperti – spiegano alcuni commercianti di via Poerio – e quali devono restare chiusi in zona rossa sulla base del codice Ateco, come se andare a comprare un pantalone esponesse al contagio, mentre andare a comprare un paio di mutande no".  

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