Roma, 2 set. (askanews) – Fiori e candele davanti ai bidoni della spazzatura lungo la strada, il lungomare di Napoli, proprio dove Elvira Zriba ha perso la vita travolta da una moto pirata che l’ha centrata dopo un’impennata a tutta velocità.
Cittadini e commercianti di via Caracciolo, amici e familiari, hanno preso parte a una manifestazione per ricordare la ragazza di 34 anni proprio sul luogo dell’incidente, dove per terra ci sono ancora i rilievi dell’impatto. Chiedono giustizia per quanto accaduto. La cugina: "Le hanno distrutto la vita, mia cugina aveva un sogno, si voleva sposare, lì c’è il fidanzato, voleva un bambino".
La madre, Alba Pazzi: "Era una ragazza splendida, era tutto per me dopo la morte di mio figlio, me l’hanno tolta".
Solo otto mesi fa anche il fratello di Elvira, Mustafha Zriba, 36 anni, è stato ucciso da un’auto pirata a Napoli. "Sono assassini, ne ho persi due di figli con la stessa dinamica, non si può morire così, l’altro figlio ha lasciato due bimbi".
É stata organizzata una raccolta fondi per la famiglia. E i cittadini denunciano le pericolose corse di notte sul lungomare; ragazzi che sfrecciano a tutta velocità e spesso si fanno video da condividere sui social. Alla manifestazione ha aderito anche il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli:
"Mustafhà ed Elvira sono figli di Napoli e li sosterremo ma alle istituzioni diciamo: quando vogliamo fermare questo massacro e perché non siamo rapidi quando questi criminali ubriachi vanno a tutta velocità e uccidono innocenti?".
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