A Napoli sono scesi in piazza comitati ed associazioni per protestare contro l’impatto sociale ed economico del processo di turistificazione della città. Aumento degli affitti, privatizzazioni, sottrazione di spazio pubblico, stanno trasformando la città in maniera radicale. Dagli sportelli anti sfratto ai comitati per le spiagge libere, dalle associazioni per i beni comuni a quelle contro il turismo selvaggio, chiedono regole e controlli per un fenomeno che sembra in anarchia. "Oggi un lavoratore o una famiglia è costretto a spendere il 60% del suo stipendio per un affitto, ammesso che trovi una casa – spiega a Fanpage.it Chiara Capretti della Rete SET – è un processo di turistificazione che sta provocando un dramma sociale sul caro affitti e sugli sfratti". 
"La città è di chi la vive e la abita – sottolinea Mario Avoletto dei comitati per le spiagge libere – invece assistiamo ad una espulsione dei cittadini dal centro della città, all’aumento delle privatizzazioni, come nel caso delle spiagge, usate dai prenditori per i loro interessi in cambio di canoni ridicoli". La manifestazione è arrivata alla sede del Comune di Napoli dove simbolicamente è stata riprodotta una spiaggia libera con tanto di ombrelloni, reti da pallavolo e bagnanti. 

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