Yangon, 10 feb. (askanews) – Manifestazioni creative e variopinte in Myanmar: culturisti, reginette di bellezza e fantasmi, sfidando i divieti, sono scesi in piazza a Yangon e in altre città, tra cui la capitale Naypyidaw, per protestare contro il nuovo colpo di stato militare che il primo febbraio 2021 ha rovesciato il governo eletto.
I manifestanti chiedono anche la liberazione del premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, leader eletta e icona globale dei democratici, attualmente agli arresti domiciliari e non apparsa in pubblico dal giorno del golpe.
A Naypyidaw, inoltre, ci sono stati anche scontri tra manifestanti e forze dell’ordine che non hanno esitato a usare a cannoni ad acqua e proiettili di gomma contro la folla. Secondo fonti locali, però, sarebbero state usate anche armi vere, una donna, colpita alla testa, sarebbe stata ferita e ora è in fin di vita in ospedale.
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