Mutui, cosa cambia con la tassa sugli extraprofitti

di solobuonumore

Mutui, cosa cambia con la tassa sugli extraprofitti

Previsti aiuti agli under 36 con i redditi più bassi

Il 7 agosto è stata approvata la tassa straordinaria sugli extraprofitti delle banche. Una delle misure più rilevanti volute dal governo Meloni. Nel 2022 gli istituti hanno realizzato margini di interesse sulle loro attività di credito per 45,5 miliardi di euro. Con la nuova imposta tutti gli introiti andrebbero ad aiutare i mutui sulla prima casa, sottoscritti in tempi diversi dagli attuali, e il taglio delle tasse. Secondo dati elaborati dalla Banca d’Italia a fine giugno 2023, il sistema bancario italiano ha concesso finanziamenti per la casa per un totale di circa 400 miliardi di euro. Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile ha subìto un esborso aggiuntivo di 2300 euro in un anno e mezzo. Secondo le simulazioni di Facile.it e Mutui.it la spesa potrebbe arrivare a superare i 5.300 euro a luglio 2024. La tassa sugli extraprofitti spingerebbe, però, gli istituti di credito ad aumentare il costo dei finanziamenti alle imprese e alle famiglie. Questo potrebbe tradursi in un aumento fino allo 0,5% del costo dei nuovi mutui che verranno accesi nella seconda parte dell’anno 2023. Per i giovani, invece, sono previste delle agevolazioni. Nello specifico per gli under 36 anni che hanno un reddito Isee non superiore ai 40mila euro. In questo caso la stipula del mutuo potrebbe usufruire di una garanzia pubblica fino all’80%. Resta, inoltre, in vigore la defiscalizzazione totale per tutto il 2023. ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/economia/mutui-cosa-cambia-la-tassa-extraprofitti/1647f44a-36ce-11ee-83e5-aab90b961fcf

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