A riportare la storia della piccola Layla Astley è il tabloid inglese The Sun, con una lunga ricostruzione della vicenda. Quando aveva solo 13 settimane di vita, la bimba era stata colpita da una gravissima infezione, che secondo i medici avrebbe dovuto condurla a morte certa nel giro di pochi mesi.
Oltre a provocare un rush cutaneo su gambe e braccia, la sepsi le avrebbe causato anche gravissimi problemi alle corde vocali, tanto che i medici erano convinti che non sarebbe mai riuscita a parlare. Le sue condizioni, del resto, apparivano disperate: la temperatura corporea era sempre altissima e il suo corpicino era coperto da bolle, a causa di una infezione che i medici non riuscivano ad arginare. Come hanno spiegato i genitori, “tutti si erano ormai preparati a dirle addio”.
Col passare delle settimane, e grazie alle cure dei sanitari (che le hanno somministrato antibiotici per circa un anno), invece, l’infezione ha cominciato a regredire e Layla è stata dichiarata non più in pericolo di vita. Il problema alle corde vocali, però, continuava a esserci, tanto che i genitori avevano cominciato a utilizzare un sistema di “segni e gesti” per comunicare con la loro piccola.
Poi, come racconta la madre Hayley, il “miracolo”: “Mia figlia è una vera combattente e non ha mai smesso di lottare, anche quando pensavamo che per lei non ci fosse più nulla da fare”. Parola dopo parola, suono dopo suono, Layla è riuscita a parlare, comunicando con i genitori e cominciando il percorso “verso la normalità”. Tra le prime frasi che è riuscita a dire ce n’è una che ha commosso la mamma: “I Love you”. Ti voglio bene, la frase che per una mamma è la più bella di tutte.