
“Dal 1968 ad oggi l’Italia ha perso in eventi calamitosi oltre cinquemila suoi cittadini, ha speso circa 165 miliardi di euro per la ricostruzione nei vari eventi. Nella sacralità di quest’Aula non ho difficolta a ribadire una mia ferma convinzione – prosegue -: la nostra è una nazione propensa più a ricostruire che a prevenire. Alcuni eventi non possono essere evitati ma si possono e si devono diminuire i loro effetti, lo si deve fare attraverso una seria prevenzione all’interno di un piano nazionale concepito in funzione di una strategia unitaria che finora è mancata. In questa direzione sta lavorando il governo”.
Si è trattato di “fenomeni intensi e diffusi in un’ampia area, tali eventi possono essere catalogati come eccezionali non tanto per il periodo in esame, ma possono essere considerati eccezionali per la loro intensità e soprattutto per la loro ripetizione nell’arco di pochi giorni – spiega Musumeci -. L’evento è stato correttamente previsto e per questa ragione era stata emessa l’allerta rossa, si era già pronti ad agire e molte azioni sono state preventivamente messe in atto”.
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(ITALPRESS).