Muore a 71 anni lo scrittore premio Strega nel 2010
Antonio Pennacchi è morto nella sua casa di Latina a 71 anni, colpito da un malore. Nasce nel 1950 in una famiglia modesta arrivata nel Lazio per la bonifica dell’Agro Pontino, cresce con altri sette fratelli. Si interessa di politica, ma poi si laurea in Lettere alla Sapienza e inizia a scrivere. "Mammut" è il suo primo romanzo, pubblicato da Donzelli nel ’94 dopo 55 rifiuti da 33 editori. Con il libro d’esordio vince il Premio del Giovedì. Nel 2001 passa a Mondadori e pubblica il libro autobiografico, "Il fasciocomunista", da cui è tratto il film "Mio fratello è figlio unico" di Daniele Luchetti. Dal 2007 è impegnato nella stesura del romanzo "Cronache da un pianeta abbandonato". Nel 2010 pubblica "Canale Mussolini", un romanzo sulla bonifica dell’Agro Pontino con cui vince il Premio Strega nello stesso anno. Il libro ottiene subito grande successo e sale in testa alle classifiche di vendita. Conquista anche il Premio Acqui Storia come "romanzo storico dell’anno", il Premio "Libro dell’Anno" del TG1 ed è finalista al Premio Campiello. Nel 2015 scrive "Canale Mussolini parte seconda", pubblicato sempre da Mondadori. ( Ansa – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/morto-antonio-pennacchi-vita-carriera-scrittore-video-scheda/bb80f864-f493-11eb-9680-9b12a81aa8eb