ROMA (ITALPRESS) – Inizia l’avventura per gli azzurri che prenderanno parte ai Mondiali di pesistica olimpica in programma a Bogotà dal 5 al 16 dicembre, primo appuntamento di qualificazione olimpica per i Giochi di Parigi 2024. Tra i convocati del DT della Nazionale Sebastiano Corbu, ci sono anche Lucrezia Magistris, vicecampionessa europea della società Ginnastica Pavese, in gara nella 59 kg, e Sergio Massidda, 20 anni, sardo di Ghilarza, atleta dell’Esercito, già campione del mondo juniores, attuale campione europeo nella categoria fino a 61 kg. I due azzurri sono in partenza per la Colombia insieme al bronzo olimpico Mirko Zanni, a Giulia Imperio, Giulia Miserendino, Oscar Reyes e Cristiano Ficco. Assente per problemi fisici il bronzo olimpico di Tokyo e campione europeo in carica Nino Pizzolato. “I Mondiali sono in programma da molto tempo, ci siamo preparati al meglio, l’obiettivo è di tirare fuori il massimo, ripetere i pesi fatti in palestra e magari migliorarci. E’ una gara di qualifica importante, se viene fatto un risultato che basta possiamo portare a casa la qualificazione” ha detto all’Italpress Lucrezia Magistris. “E’ una gara fondamentale essendo la prima gara di qualifica olimpica, bisogna dare il massimo per fare vedere al mondo per cosa ci stiamo allenando e perchè diamo il sangue in palestra ogni giorno – le parole di Sergio Massidda -. Arrivare alle Olimpiadi penso sia il sogno di qualsiasi atleta, daremo il massimo ma dovesse andare male questa, abbiamo altre gare per provare ancora a qualificarsi”. I giovani azzurri hanno le idee chiare, i successi alle Olimpiadi di Tokyo hanno dato loro maggiore consapevolezza. “Ho capito di essere all’interno di un’organizzazione ben strutturata che nel corso degli anni ha dato risultati importanti” ha detto la 23enne pavese. “Sono contento intanto per la presenza di cinque atleti alle Olimpiadi e per le tre medaglie portate a casa, tra cui l’argento storico di Giorgia Bordignon. E’ stato un passo avanti per il nostro movimento, anche in termini di visibilità, ci ha dato una bella spinta” il commento all’Italpress dell’atleta sardo. Il covid ha frenato il loro percorso ma certamente non ha intaccato le loro ambizioni. Per Lucrezia Magistris “non è stato facile, non abbiamo potuto fare competizioni per un lungo periodo. Per un atleta mantenere la concentrazione e lo spirito per andare avanti non è sempre facile, ma abbiamo superato questo periodo ed abbiamo ancora più voglia”. Sergio Massidda, da parte sua, è riuscito a trovare un elemento di opportunità “perchè è stato il periodo in cui ho fatto il passaggio di categoria dalla 55 alla 61, così ho avuto un anno per stare sempre concentrato sugli allenamenti. Avevo sempre voglia che il covid finisse per poter andare a gareggiare e poter ripetere i risultati che facevo in palestra anche in gara”. Un movimento in crescita, quello dei pesi, grazie ai recenti successi internazionali ed a questi atleti che fanno anche da testimonial. “Per me è uno sport di famiglia ereditato da mio padre. Se parlassi ad un bambino direi che questo è uno sport che ti accompagna nella vita, che ti insegna tanto di te stesso e ti mette davanti molte sfide per capire te stesso e comporendere la forza che hai dentro” l’invito di Magistris, mentre Massidda va anche oltre. “Vorrei sfatare il luogo comune che il nostro sport non fa crescere. Io ho iniziato a 14 anni e sono cresciuto. E’ uno sport che ti fa sentire bene con te stesso. A un bambino direi comunque di fare sport, non per forza il mio, l’importante che la gente si alleni e stia bene con se stesso. Ringrazio l’Esercito e la Federazione che ci dà una grossa mano a livello mentale e fisico”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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