Molinari: “Quando Gheddafi mi svelò il disprezzo per l’Occidente”

di solobuonumore

Molinari: “Quando Gheddafi mi svelò il disprezzo per l’Occidente”

Nel 1996 Maurizio Molinari viene svegliato nel cuore della notte in un hotel di Tripoli, bendato e caricato su una macchina insieme al fotografo Francesco Zizola. Al termine di una corsa nel deserto di Sirte si trovano in una grande tenda camuffata sotto le dune dove attendono in silenzio l’arrivo del colonnello Mu’ammar Gheddafi. Quel trasbordo notturno e improvviso è il modo con cui Gheddafi accetta l’intervista.
Nella seconda puntata della rubrica “Firmato Repubblica” il direttore racconta un colloquio storico ai limiti del surreale, durante il quale il colonnello espone le sue teorie contro l’Occidente degenerato e risponde anche alla domanda fondamentale: “La Libia ha o no armi di distruzione di massa?”.

Intervista di Pasquale Quaranta
Video di Maurizio Stanzione e Sonny Anzellotti
Foto di Francesco Zizola / Noor Images
Una produzione Gedi Visual

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