In Italia sono entrate in vigore le nuove norme che prevedono di presentare il green pass per accedere a ristoranti e bar al chiuso, palestre, piscine, centri termali e altri luoghi dove c’è il rischio di assembramento come cinema, teatri, sale da concerto, stadi o palazzetti sportivi. "Ormai ci fanno diventare sceriffi", ha commentato un barista che per evitare sanzioni ha trasformato il proprio locale interno in un magazzino, facendo consumare i clienti al bancone in piedi o nel dehor allestito all’esterno. "L’app è apparentemente facile da usare ma porta via del tempo e quando siamo oberati potremmo avere dei problemi", ha affermato un’altra esercente alle prese con l’applicazione per riconoscere i green pass, salvo poi aggiungere: "Confido che con il passare del tempo diventi un’abitudine". Una cliente, in attesa di consumare la colazione al tavolo, ha detto: "Non dovrebbero essere i dipendenti dei locali ad effettuare questi controlli ma lo Stato. Per quanto riguarda il fatto che debba presentare green pass e la carta d’identità per prendere un semplice caffè, è follia, ma se può servire per ripartire e non richiudere tutto, va fatto". .Di Edoardo Bianchi