Il riassetto delle modalità d’accesso all’ufficio immigrazione di via Cagni non ha placato i disordini fra i migranti in attesa di poter fare richiesta d’asilo e le forze dell’ordine. Il raddoppio degli ingressi per prendere gli appuntamenti (spalmati su 15 giorni e non più su 7) e una diversa organizzazione degli spazi d’accesso, non sono bastati ad impedire che nella notte fra lunedì 20 e martedì 21 marzo, per ore, si siano viste nuovamente scene di tensione, respingimenti e qualche attimo di panico. Un giovane richiedente, a quanto si apprende egiziano, a seguito dei lunghi momenti di ressa con la polizia è crollato al suolo in uno stato di semi-incoscienza. Diverse le telefonate al 118 per prestargli soccorso, ma una volta "liberato" dalla confusione il ragazzo ha riaperto gli occhi e si è rimesso in piedi sulle sue gambe. Fra le centinaia di aspiranti richiedenti asilo, per lo più nordafricani e sudamericani, in molti si erano accampati nei prati davanti alla struttura da giorni per avere più probabilità di successo. .Di Andrea Lattanzi
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